Ippovia del Gran Sasso

L'Ippovia del Gran Sasso

Ideale per essere attraversato a cavallo (ma non solo: lo si può fare anche a piedi o in bicicletta) è l'itinerario dell'ippovia del Gran Sasso facente parte del Parco Nazionale omonimo, istituito nei primi anni Novanta del ventesimo secolo su un terreno in prevalenza montagnoso di quasi centocinquanta ettari. Comprende le regioni Lazio, Abruzzo e Marche.

Mercatini di Natale

Dalla via principale si diramano strade secondarie che portano alle più disparate località nonchè aree ambientali. Si totalizza qualcosa come oltre trecento chilometri di sentieri, che annoverano peraltro aree di sosta sia per i cavalieri che per i cavalli.

Rappresena l'ippovia più lunga di Italia, che dà l'opportunità di apprezzare un percorso ricco di bellezze ambientali che costituiscono il tesoro del nostro Paese; ci si imbatte in piccoli borghi separati tra loro dal grande massiccio del Gran Sasso: l'ippovia del Gran Sasso è infatti un percorso ad anello che accerchia il massiccio comprendendo alcune diramazioni.

Dove

E' così che è possibile, attraverso strade e sentieri secondari, incontrare i Comuni di Crognaleto e Cortino nella provincia di Teramo, quello di Campotosto nella provincia abruzzese dell'Aquila, e ancora quello di Capitignano relativo alla comunità montana amiternina.

L'ippovia del Gran Sasso concede l'attraversamento della zona del Monte Mozzano, poi quella del Monte della Selva, del Montecristo e del Comune di Calascio il cui territorio, per l'appunto, rientra nel Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Si passa da Tossiccia, in provincia di Teramo, per Pietracamela, Prato Selva e Nerito.